martedì 30 marzo 2010

Ierocrazia e teocrazia: il governo degli uomini e il governo di Dio.

La ierocrazia è una forma di governo nella quale il potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità.
Monaci buddhisti tibetani
In sé, questa definizione non ha una connotazione negativa; nella maggior parte degli stati che possiedono un governo con caratteristiche ieratiche, i sacerdoti, o comunque i ministri della fede, che gestiscono il potere, non vengono ritenuti despoti, ne cercano di conquistare il favore del popolo attraverso proclami nazionalistici, spingendo sul fattore fede e sulla punizione divina.
Non a caso ho precisato all’inizio che la casta che gestisce il potere viene ritenuta sacra: questa santità è portata in molti casi dalla vita di meditazione e di studio fatta dai religiosi, che acquisiscono così una cultura e una saggezza decisamente più elevate rispetto al resto del popolo e vengono per questo ritenuti, dal popolo stesso, degni di governare.
 La ierocrazia è dunque una forma di governo fortemente “umana”; il potere è conferito dagli uomini (nel senso di esseri umani, naturalmente), gestito dagli uomini, “sacri”, certo, ma pur sempre uomini.


Diverso è il discorso se si ha a che fare con un governo teocratico.
Il Papa è capo della Chiesa Cattolica
Apostolica Romana
ma anche capo di Stato della Città del Vaticano:
teocrazia o ierocrazia?
Qualora, infatti, un monarca o un capo di governo (o di stato), proclamasse di governare per volontà divina, ci si troverebbe di fronte a una teocrazia. Il potere è di Dio, gestito, attraverso la legge di Dio (come ad esempio la Shari‘a, in Iran), dal sovrano che è rappresentante, o addirittura incarnazione, della divinità (l’esempio più rappresentativo della teocrazia è dato dall’Antico Egitto dei faraoni); il governo di Dio non è degli uomini “sacri”, né dunque della casta sacerdotale. La differenza è in apparenza sottile, in alcuni casi, addirittura le due forme di governo si sovrappongono.

Il Grande Leader e il Caro leader
 della Corea del Nord;
 il governo coreano è un'autocrazia
per certi versi anche teocratica.
La teocrazia, però, proprio per la sua caratteristica d’imposizione dall’alto (e cosa c’è di più alto di Dio?!), viene vista, nelle sue forme più “estreme”, o perlomeno quando è applicata con metodo e rigore, in antitesi alla democrazia, e parallela all’autoritarismo e ai governi totalitari che possono servirsi di caratteristiche teocratiche per consolidare le loro ideologie e per plasmare, dunque, la mentalità popolare.

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