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Monaci buddhisti tibetani |
In sé, questa definizione non ha una connotazione negativa; nella maggior parte degli stati che possiedono un governo con caratteristiche ieratiche, i sacerdoti, o comunque i ministri della fede, che gestiscono il potere, non vengono ritenuti despoti, ne cercano di conquistare il favore del popolo attraverso proclami nazionalistici, spingendo sul fattore fede e sulla punizione divina.
Non a caso ho precisato all’inizio che la casta che gestisce il potere viene ritenuta sacra: questa santità è portata in molti casi dalla vita di meditazione e di studio fatta dai religiosi, che acquisiscono così una cultura e una saggezza decisamente più elevate rispetto al resto del popolo e vengono per questo ritenuti, dal popolo stesso, degni di governare.
La ierocrazia è dunque una forma di governo fortemente “umana”; il potere è conferito dagli uomini (nel senso di esseri umani, naturalmente), gestito dagli uomini, “sacri”, certo, ma pur sempre uomini.
Non a caso ho precisato all’inizio che la casta che gestisce il potere viene ritenuta sacra: questa santità è portata in molti casi dalla vita di meditazione e di studio fatta dai religiosi, che acquisiscono così una cultura e una saggezza decisamente più elevate rispetto al resto del popolo e vengono per questo ritenuti, dal popolo stesso, degni di governare.
La ierocrazia è dunque una forma di governo fortemente “umana”; il potere è conferito dagli uomini (nel senso di esseri umani, naturalmente), gestito dagli uomini, “sacri”, certo, ma pur sempre uomini.
Diverso è il discorso se si ha a che fare con un governo teocratico.
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Il Papa è capo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana ma anche capo di Stato della Città del Vaticano: teocrazia o ierocrazia? |
Il Grande Leader e il Caro leader della Corea del Nord; il governo coreano è un'autocrazia per certi versi anche teocratica. |
La teocrazia, però, proprio per la sua caratteristica d’imposizione dall’alto (e cosa c’è di più alto di Dio?!), viene vista, nelle sue forme più “estreme”, o perlomeno quando è applicata con metodo e rigore, in antitesi alla democrazia, e parallela all’autoritarismo e ai governi totalitari che possono servirsi di caratteristiche teocratiche per consolidare le loro ideologie e per plasmare, dunque, la mentalità popolare.
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