martedì 30 marzo 2010

Ierocrazia e teocrazia: il governo degli uomini e il governo di Dio.

La ierocrazia è una forma di governo nella quale il potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità.
Monaci buddhisti tibetani
In sé, questa definizione non ha una connotazione negativa; nella maggior parte degli stati che possiedono un governo con caratteristiche ieratiche, i sacerdoti, o comunque i ministri della fede, che gestiscono il potere, non vengono ritenuti despoti, ne cercano di conquistare il favore del popolo attraverso proclami nazionalistici, spingendo sul fattore fede e sulla punizione divina.
Non a caso ho precisato all’inizio che la casta che gestisce il potere viene ritenuta sacra: questa santità è portata in molti casi dalla vita di meditazione e di studio fatta dai religiosi, che acquisiscono così una cultura e una saggezza decisamente più elevate rispetto al resto del popolo e vengono per questo ritenuti, dal popolo stesso, degni di governare.

giovedì 25 marzo 2010

Birmania, la stratocrazia costituzionale.

Il Gen. Than Shwe, leader della
 giunta Birmana
Il regime presente in Birmania rappresenta una delle più violente ed efferate dittature militari. Il livello organizzativo della giunta militare al comando ha permesso l’esclusione sistematica dei partiti dalla vita politica del paese e, dal 2008, con la creazione da parte dei gerarchi dell’esercito di una pseudo “costituzione”, ha trasformato il regime dittatoriale in una vera e propria stratocrazia.

Membri della giunta Birmana
Creando la costituzione, la giunta militare ha, infatti, affermato il suo potere e si è garantita libertà “legale” d’azione. Tutto è stato studiato a dovere: la giunta militare, che già prima del 2008 aveva per sé, nonostante le elezioni, il 25% dei seggi, ora ha la possibilità di contrastare maggiormente l’azione dei partiti d’opposizione impedendo, di fatto, che essi possano raggiungere il 75% dei seggi indispensabile per cambiare forma al regime Birmano.




mercoledì 24 marzo 2010

La dittatura militare; il potere si conquista dall'alto.

La storia ci insegna che esistono modi diversi di assumere il potere. In uno stato libero moderno, tendenzialmente il potere viene conquistato (o meglio consegnato) tramite sistemi democratici: in Italia ad esempio, per mezzo di elezioni politiche a suffragio universale, vengono eletti gli organi legislativi (il Parlamento Italiano) e, indirettamente, l’esecutivo di governo; è dunque il cittadino che, votando (cioè esprimendo attivamente il suo “potere”) decide di farsi rappresentare dagli organi legislativi ed esecutivi.


Abbiamo visto negli scorsi articoli che il potere può essere “conquistato” e mantenuto anche attraverso altre vie: quando si riesce a manipolare il cittadino, a farlo diventare parte di una massa ideologizzata, esso diviene passivo e perde (in alcuni casi di sua volontà) il potere; è il caso dei regimi totalitari. Il germe dell’autocrazia corrode il sistema dalle basi, riuscendo alla fine a sostituirsi alla democrazia.

Ma cosa succede se la conquista non avviene dalla base ma tramite la forza imposta dall’alto, magari attraverso un colpo di Stato organizzato dagli organi militari che rovescia il precedente regime?

La maggior parte delle volte s’instaura una dittatura militare, in alcuni casi una stratocrazia, ossia una forma di governo nella quale il potere è esclusivamente nelle mani della classe militare, i cui leader occupano tutte le posizioni di governo (lo Stato è l’Esercito).

martedì 23 marzo 2010

Il caso Google in Cina. L'opposizione alla censura è possibile.

Finalmente è stato compiuto il gesto che gran parte degli attivisti per i diritti umani e degli internauti democratici si aspettavano.
Google ha fatto la sua mossa, smettendo di cedere alle pressioni del governo Cinese; l’azienda americana, in polemica con la censura imposta dal regime comunista, ha deciso di chiudere il suo sito web in cinese www.google.cn, e di dirottare le ricerche dei cinesi verso il sito bilingue Google Hong Kong (www.google.com.hk), questo perché Hong Kong, pur essendo una regione amministrativa della Cina, non applica filtri di censura alla navigazione web.

 
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Qin Gang, ha subito reagito, nello stile proprio dei regimi autoritari, dichiarando che il caso Google verrà trattato secondo la legge, lasciando intendere dunque che verranno prese, almeno nelle loro intenzioni, delle pesanti contromisure, e assicurando che quella della società americana va considerata esclusivamente una mossa commerciale e non deve essere politicizzata.

domenica 21 marzo 2010

L’autocrazia, degli esempi visivi. Parte 2.

Purtroppo per inconvenienti tecnici ho dovuto dividere lo scorso post in due, e in questo i video sono postati tramite Youtube. Buona visione (si fa per dire; piuttosto istruttiva visione!)

Stavamo parlando dell'identità del gruppo:

L'identità del gruppo, l'uniforme, i simboli e l'organizzazione

 

 

 

Primi sintomi di ribellione

 

 

Il saluto

 

 

Creazione dell'anti-onda

 

 

Fermate l'onda

 

Epilogo-svegliatevi

venerdì 19 marzo 2010

L'autocrazia, degli esempi visivi. Parte 1.

Nello scorso post ho utilizzato la parola autocrate, senza però specificare il significato di autocrazia.

Innanzitutto bisogna specificare che l'autocrazia non è un totalitarismo o un autoritarismo; l'autocrazia è una forma di governo, come lo sono ad esempio la democrazia o la monarchia (i suffissi -crazia e –archia ce lo fanno capire), che integra-utilizza, l'autoritarismo e il totalitarismo.

Ma che cosa significa la parola autocrazia?
Per spiegarvelo vi propongo una carrellata di video tratti dal film “L’Onda (Die Welle)” del regista Dennis Gansel.
In questo film si cerca di rispondere alla domanda: sarebbe possibile una dittatura autocratica nella Germania del giorno d’oggi? Noi pensiamo a livello più generale: sarebbe possibile un'autocrazia in uno Stato moderno?

Fate bene attenzione anche alle piccolezze, a tutti i gesti e i comportamenti che in qualche modo “modellano” la psiche dei ragazzi coinvolti nell’esperimento. Potete fare affidamento anche sui post Il governo totalitario è un'eventualità possibile. Come riconoscerlo. e Quando un regime può essere definito autoritario?

Che cos'è l'autocrazia?




L'esercizio fisico e il "corpo unico"

giovedì 18 marzo 2010

La democrazia naviga su Internet.

La voglia di democrazia, e dunque di libertà, tocca sempre di più il cuore e la mente dei giovani. Dopotutto siamo noi il futuro, ma vogliamo anche conquistarci il diritto di scrivere una piccola parte del nostro presente.
Mai come ora abbiamo avuto i mezzi per farlo, per riuscire nell’impresa a livello globale; grazie al cielo, sempre più giovani, anche nei paesi se vogliamo più “arretrati” e autoritari, hanno accesso a Internet.

Internet non è più un semplice (ma complesso) sistema per collegare dei terminali sparsi per il mondo (la cosiddetta rete delle reti), è divenuto La Rete; collega le persone, le loro menti, le loro idee, la loro voglia di libertà e il loro desiderio di socializzare.

Agli autocrati e, più in generale, ai governanti autoritari, la cosa sembra non andare giù. Sarà per questo che ormai vale l’equazione “meno democrazia = meno Internet”.

mercoledì 17 marzo 2010

Corea del Nord; l'autocrazia dell'isolamento.

La Corea del Nord è un perfetto esempio di autocrazia che nel 21° secolo è riuscita a mantenere, oserei dire con completezza, le caratteristiche proprie ai grandi regimi totalitari del secolo scorso.


Il presidente Kim il Sung
Anzi a parer mio il presidente Kim il-Sung, creatore della dittatura della Repubblica "Democratica" Popolare di Corea e ritenuto, dopo la sua morte, presidente eterno della Corea del Nord, è riuscito a fondere con abilità (questo bisogna a nostro malgrado riconoscerlo...) e con efferato dispotismo, i passati regimi totalitari, producendo una sorta di governo fascista-marxista/leninista.



Le basi per legittimare quest'ultima affermazione ci sono tutte a cominciare dalla figura del leader: il duce/fuhrer diviene qui il Grande Leader, per indicare Kim il-Sung, e poi il Caro Leader per indicare invece suo figlio, l'attuale presidente Kim Jong-il.

Il culto della personalità è portato all'estremo e, coadiuvato da un'ideologia basata sull'autarchia (chiamata Juche), ha fatto dei due presidenti delle vere e proprie divinità, "magnanime", ovviamente, rendendo illegali le religioni (passabili di condanna a morte, vedi articolo Pyongyang: esecuzione pubblica per una cristiana,distribuiva Bibbie.)



Ma come ha potuto una nazione, autocratica dal 1948 (anno in cui è salito al potere Kim il Sung), mantenere tuttora le principali caratteristiche dei vecchi totalitarismi?

martedì 16 marzo 2010

Il governo totalitario è un'eventualità possibile. Come riconoscerlo.

Oggi avrei voluto offrirvi ulteriori esempi di paesi nei quali il potere è nelle mani di governi autoritari o totalitari, ma ho pensato: "è così chiara la differenza tra regimi autoritari e regimi totalitari?"
È una differenza così netta, oppure nella storia si sono verificate, o si verificano tuttora, delle transizioni da un sistema autoritario a un sistema totalitario?
Potremmo infatti vedere i due sistemi come delle alternative (o autoritarismo, o totalitarismo), oppure potremmo arrivare a comprendere che non è poi così difficile che si passi da un autoritarismo a un totalitarismo; insomma, la storia, anche quella attuale, è piena di esempi di questo tipo.
In questo senso molto probabilmente finiremmo per domandarci: "come posso comprendere se un regime autoritario è divenuto totalitario?"

venerdì 12 marzo 2010

L’Iran tra autoritarismo e anti-sionismo

Dalla Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran ben poco sembra essere cambiato:
si è passati da una monarchia assoluta, con caratteristiche fortemente autocratiche proprie di un regime totalitario, a una repubblica islamica teocratica e decisamente autoritaria.

Se, infatti, prima della Rivoluzione il potere veniva gestito in maniera totalitaria dallo scià di Persia, subito dopo venne messo nelle mani della Guida Suprema ( attualmente l'Ayatollah Ali Khamenei) che, affiancata dal Consiglio dei Saggi e dal Presidente, diede vita a una leadership complessa: un gioco di poteri e contropoteri costituiti in modo da assicurare al regime teocratico completo controllo, pur lasciando margini di dissenso all’interno delle varie interpretazioni della Rivoluzione (frase tratta da Iran, quo vadis, bimestrale della fondazione Farefuturo diretto da Adolfo Urso, Iran, quo vadis).

Secondo il presidente israeliano Simon Peres «l’Iran dovrebbe essere bandito delle Nazioni Unite». Queste sono infatti le parole pronunciate dal presidente israeliano nel corso del suo incontro con il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden in visita a Gerusalemme, avvenuto il 9 marzo.

giovedì 11 marzo 2010

Quando un regime può essere definito autoritario?

Innanzitutto è necessario comprendere che cosa sia l'autoritarismo; chiunque voglia comprendere le reali caratteristiche di un regime autoritario deve necessariamente capire le differenze fra i modelli, le forme di governo, gli idealtipi e le concezioni politiche; l'intento di questo blog sarà appunto, distinguere, fare un po' di chiarezza.
L'autoritarismo non è né una forma di governo (e qui ci aiuta l'assenza del suffisso -crazia, dal verbo greco kratéo= governare), né una concezione politica, né un'idealtipo, costruito su posizioni storiche o ideologiche.
Possiamo definire l'autoritarismo un comportamento, un modo di gestire il potere da parte di chi lo detiene, sia esso un ristretto gruppo di individui (le alte sfere di un partito, un gruppo religioso, etnico, ecc.) oppure un unico leader.

martedì 9 marzo 2010

Presentazione del blog

Lo scopo di questo blog è descrivere in modo critico e moderato le principali forme di governo e i regimi più significativi del 20° e 21° secolo.

Verranno pubblicati tendenzialmente quattro post settimanali: il contenuto di questi post sarà costituito da un'analisi il più possibile esaustiva di una specifica forma di governo, oppure un idealtipo (ad es. il totalitarismo), o ancora l'atteggiamento di colui (o coloro) che gestisce il potere (es. leader autoritario);
è prevista anche l'analisi di notizie di attualità di politica estera, dalle quali appare chiaro il modo di gestire il potere da parte dei regimi presi in considerazione; il quarto post mostrerà un contenuto multimediale, sia esso un video, una serie di fotografie di reportage o una traccia audio, legato a una particolare forma di governo o a uno specifico regime.

In alternativa il quarto post potrà essere dedicato alla situazione in Italia, prendendo come esempio un determinato fatto politico e analizzando come esso venga affrontato dagli organi di governo che utilizzano le procedure tecniche proprie della nostra democrazia.



L'intento è dunque quello di fornire una descrizione semplice del fenomeno politico in analisi e, parallelamente, mostrare degli esempi di regimi passati o attuali (in quest'ultimo caso affrontando uno specifico argomento di attualità).
Cercherò di offrire al lettore articoli storicamente corretti, critici e moderati ma pur sempre arricchiti da commenti personali, soprattutto per quanto riguarda i post a contenuto attuale, al fine di dare a ogni post un taglio giornalistico, per non fare di esso un semplice vademecum.

Buona lettura.
David Coen