venerdì 19 marzo 2010

L'autocrazia, degli esempi visivi. Parte 1.

Nello scorso post ho utilizzato la parola autocrate, senza però specificare il significato di autocrazia.

Innanzitutto bisogna specificare che l'autocrazia non è un totalitarismo o un autoritarismo; l'autocrazia è una forma di governo, come lo sono ad esempio la democrazia o la monarchia (i suffissi -crazia e –archia ce lo fanno capire), che integra-utilizza, l'autoritarismo e il totalitarismo.

Ma che cosa significa la parola autocrazia?
Per spiegarvelo vi propongo una carrellata di video tratti dal film “L’Onda (Die Welle)” del regista Dennis Gansel.
In questo film si cerca di rispondere alla domanda: sarebbe possibile una dittatura autocratica nella Germania del giorno d’oggi? Noi pensiamo a livello più generale: sarebbe possibile un'autocrazia in uno Stato moderno?

Fate bene attenzione anche alle piccolezze, a tutti i gesti e i comportamenti che in qualche modo “modellano” la psiche dei ragazzi coinvolti nell’esperimento. Potete fare affidamento anche sui post Il governo totalitario è un'eventualità possibile. Come riconoscerlo. e Quando un regime può essere definito autoritario?

Che cos'è l'autocrazia?




L'esercizio fisico e il "corpo unico"

5 commenti:

  1. non ho capito quindi, l'autocrazia è qualcosa che in un certo senso "ingloba" la volontà dell'individuo facendo lui credere che ciò che vuole il partito, o il detentore del potere, sia ciò che vuole pure lui?

    RispondiElimina
  2. L'autocrazia è la "forma" del governo (come lo è la democrazia...). Questo sigifica essenzialmente 2 cose: da una parte c'è il governo vero e proprio, quindi tutto ciò che riguarda l'organizzazione, la burocrazia; dall'altra c'è l'aspetto psicologico, c'è la coercizione, e in questo senso un sistema autocratico utilizza dei mezzi, come si vede anche dai filmati, più infidi, più insidiosi, e che fanno parte non della forma ma del "modo", propriamente del "modo" definito totalitarismo (o autoritarismo, se si presenta in una veste più "leggera", più indefinita).

    RispondiElimina
  3. Fino a poco prima, a nessuno di quei ragazzi era minimamente venuta in testa l'idea di mettersi in competizione con la classe sottostante.
    E' bastato un comportamento più categorico, ancorché "cameratesco", dell'insegnate, e due o tre paroline piazzate al momento giusto e col tono giusto.

    Divide et impera.
    Esalta e convinci.
    Soffia nelle orecchie una ideologia esaltante e facile, e dopo pochissimo a tutti coloro a cui l'hai soffiata sembrerà autogena.

    Uno dei ragazzi addirittura si esalta fino a rasentare la commozione: è stato conquistato, rapito, inebriato dalla mutazione didattica.
    Rimodulate il tutto su larga scala, con opportune variazioni di linguaggio per venire incontro alle differenze sociali e culturali e con opportuna massa critica, con adeguato volume quantitativo della comunicazione, e quel che è successo in quella classe avverrà in una città, o una regione, o un intero stato.

    RispondiElimina
  4. ottimo sito ottimi artioli...

    RispondiElimina
  5. C'è un solo ed unico antidoto all'autocrazia, all'autoritarismo e al totalitarismo, conservare la propria capacità mentale individuale, la propria capacità di critica e autocritica, in altre parole : vietato addormentarsi ....

    RispondiElimina